L’avocado è originario dell’America centrale e del messico, questo frutto esotico fu trasportato per la prima volta in Europa nel XVI secolo. Il nome deriva dalla parola azteca “ahuacatl”. Rispetto a tutti i frutti nostrani, che sono ricchi di acqua, l’avocado è un frutto a basso contenuto di acqua, e zuccheri e acidi idrosolubili, mentre è ricchissimo di grassi e di vitamina E. Al contrario, i frutti carnosi che siamo abituati a consumare in Italia sono poveri di grassi, ma ricchi di zuccheri , di acidi, e non contengono tali livelli di alfa tocoferolo. Oggi viene coltivato nelle zone tropicali di tutto il mondo e nel sud Italia ed è ormai disponibile tutto l’anno ne esistono differenti varietà; le più comuni sono Hass, Cocktail, Pinkerton, Fuerte, Ettinger,
Hass
L’avocado Hass è il migliore per il suo gusto intenso e polpa ricca e cremosa, il nocciolo al suo interno presenta dimensioni ridotte rispetto ad altre varietà, il colore della buccia è verde scuro e ruvida al tatto. Per il suo gusto caratteristico, dimensioni e per la sua resistenza è la varietà più commercializzata, questa tipologia è coltivata anche in Italia, ottima per la preparazione della salsa guacamole.
Cocktail
L’avocado cocktail è una varietà senza nocciolo e dalla buccia commestibile, dalle dimensioni ridotte e molto simile al cetriolo.
Pinkerton
Questa varietà presenta una forma più allungata rispetto alle varietà precedenti, si sbuccia facilmente, con polpa morbida e cremosa.
Fuerte
Questa varietà è anche coltivata in Sicilia da novembre a febbraio, e dopo l’Hass è la varietà più amata e consumata. A differenza dell’hass il fuerte presenta la buccia più opaca verde-scuro, con forma più allungata, la polpa è gialla e non fibrosa ed il seme è di media grandezza.
L’avocado contiene acidi grassi monoinsaturi (contro il colesterolo), potassio, vitamine, antiossidanti e fibre che donano sazietà, oltre ad essere ricco di sostanze benefiche per l’organismo è un frutto gustoso da utilizzare in molte ricette in cucina.
Dopo l’acquisto, va conservato a temperatura ambiente fino a che non raggiunge una consistenza morbida e burrosa al tatto.
Scritto da Alessia Sulpizi e Dott.ssa Cecilia Rapone.
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