La Ciliegia

La ciliegia è il frutto della sua omonima pianta, il ciliegio. Può nascere da due diverse specie botaniche: dall’albero di ciliegio dolce, che produce il frutto a cui siamo abituati a consumare; dall’altra il ciliegio acido, che produce amarene, visciole o marasche. La ciliegia è pronta per essere raccolta nel periodo primaverile-estivo.

L’origine di questo albero, e del suo frutto, va ricercata nelle regioni dell’Asia Minore e della Persia. Il ciliegio si diffuse in Egitto sin dal VII secolo a.C. e successivamente in Grecia. La prima testimonianza di coltivazione in Italia risale al II secolo a.C. quando Varrone, letterato e agronomo, ne illustrò dettagliatamente l’innesto

La caratteristica della ciliegia è il suo seme duro, di color legno all’interno. Esternamente invece si presenta con un colore rosso vivo, lucente.

Abbiamo però anche varietà di colore differenti, tendenti al giallognolo oppure di un rosso più scuro, come i duroni neri di Vignola. In Italia le due categorie principali di ciliegie coltivate sono: i duroni, più grandi e scuri, e le tenerine, più chiare e piccole.

In fase di acquisto consigliamo di scegliere ciliegie già mature, quindi dal colore acceso e non troppo piccole; fate attenzione alla polpa che deve essere soda e non molle.

Si possono conservare in frigorifero, per almeno un paio di giorni, a seconda del grado di maturazione. Generalmente vengono consumate crude, oppure utilizzate per creare delle ottime confetture fatte in casa, o degli sciroppi in modo da poterle utilizzare anche nella creazione di dolci e crostate.

Scritto da Alessia Sulpizi

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